Ancora una volta, purtroppo, l’ANSV (Agenzia nazionale per la sicurezza del volo) si vede costretta a stigmatizzare l’impropria utilizzazione delle registrazioni contenute nel CVR (Cockpit Voice Recorder) del velivolo Airbus A319 marche EI-EDM, coinvolto nell’incidente di Palermo del 24 settembre 2010. La parte finale del file audio del suddetto CVR è stata infatti diffusa in rete e ripresa da alcuni organi di informazione. Al riguardo, l’ANSV ricorda che la diffusione dei contenuti del CVR per finalità diverse da quelle perseguite dall’inchiesta di sicurezza (in Italia di competenza appunto dell’ANSV) è in contrasto con quanto previsto dall’Allegato 13 alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale e dal regolamento UE n. 996/2010. Una impropria diffusione del contenuto del CVR può danneggiare in maniera significativa l’attività di prevenzione in campo aeronautico ed esporre lo Stato italiano a ricadute negative in termini di immagine a livello internazionale ed europeo.
L’ANSV ricorda di aver già più volte rappresentato nelle opportune sedi la necessità che vengano rivisti la previsione 5.12 dell’Allegato 13 alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale e l’art. 14, comma 3, del regolamento UE 996/2010, i cui rispettivi testi presentano, sotto questo aspetto, delle criticità.