Il Ministero della giustizia ha dato un riscontro sostanzialmente positivo alla raccomandazione di sicurezza ANSV-18/1546-08/2/A/09, con la quale l’ANSV raccomandava di sensibilizzare tutte le Procure della Repubblica sulla necessità che, nel caso di piloti deceduti in incidenti aerei, la relativa sepoltura non sia eseguita prima di aver sentito l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo. In particolare, l’ANSV raccomandava di sensibilizzare tutte le Procure della Repubblica sulla necessità che la competente autorità giudiziaria – qualora l’ANSV lo ritenga assolutamente necessario per il regolare svolgimento dell’inchiesta tecnica, anche al fine del rispetto della normativa internazionale in materia (Allegato 13 alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale) – disponga l’autopsia sui corpi dei piloti deceduti.
A seguito della suddetta raccomandazione di sicurezza, il Ministero della giustizia ha indirizzato una nota ai Procuratori generali presso le Corti di appello. In tale nota si precisa che laddove l’autorità giudiziaria ritenga che non sussistano le condizioni di legge per disporre l’autopsia sul cadavere di persona deceduta in seguito ad incidente aereo, appare comunque necessario porre la salma a disposizione dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, affinché quest’ultima possa procedere in via amministrativa, in esecuzione dell’obbligo gravante sullo Stato italiano (in virtù di quanto previsto dal citato Allegato 13 alla Convenzione relativa all’aviazione civile internazionale).
Più in generale, la stessa nota auspica un proficuo coordinamento tra l’autorità giudiziaria e l’ANSV affinché sia assicurato il corretto e completo sviluppo delle inchieste tecniche relative agli incidenti aeronautici.